L’accordo porterà benefici a tutti i giornalisti della rete mondiale dell’agenzia.
L’AFP (Agence France Press) è la prima agenzia di stampa mediatica in Francia a firmare un accordo aziendale sulla restituzione ai propri giornalisti di una parte dei diritti connessi versati dalle piattaforme ai sensi della direttiva europea del 2019. Fondata nel 1835, è tra le più autorevoli al mondo, fornendo una copertura rapida e verificata, anche digitalmente, degli eventi da tutto il mondo, attraverso una rete di raccolta di notizie senza pari in 150 paesi. Con 2.600 dipendenti che rappresentano 100 nazionalità diverse, AFP copre il mondo in sei lingue, con una qualità unica di narrazione multimediale che spazia tra video, testo, foto e grafica. Per la Francia, l’accordo triennale firmato tra i sindacati CGT, FO e SNJ e la direzione prevede il pagamento di un importo minimo lordo di 275 € annui per giornalista impegnato a tempo pieno per tutto l’anno.
Oltre a questo accordo, che riguarda i giornalisti che lavorano secondo la legge francese, l’AFP ha predisposto un sistema di cui beneficeranno tutti i giornalisti permanenti dell’agenzia. L’AFP si è impegnata ad applicare un indennizzo ai suoi giornalisti residenti in un paese dell’Unione Europea qualora le disposizioni legali che disciplinano i diritti connessi siano meno favorevoli rispetto alla Francia, nonché ai suoi giornalisti residenti in paesi terzi che non riconoscono i diritti connessi. Di conseguenza, ogni giornalista a tempo pieno dell’AFP riceverà un compenso minimo lordo di 275 euro all’anno, compresi i contributi del datore di lavoro indipendentemente dal luogo in cui lavora.
La misura andrà a beneficio di circa 1600 giornalisti a tempo pieno dell’AFP e rappresenterà una somma annua di oltre 430.000 euro, in base al primo livello di diritti connessi ricevuti dall’AFP. È previsto un meccanismo per aumentare il pagamento forfettario, in base ai diritti connessi ricevuti dall’AFP.
“Siamo partiti da zero perché non c’erano precedenti e la legge francese che recepiva la direttiva europea parlava di un ritorno ‘appropriato ed equo’, il che lasciava ampio margine di negoziazione”, ha affermato il presidente e amministratore delegato dell’AFP Fabrice Fries, aggiungendo che “l’importo fisso concordato è un minimo destinato ad aumentare nel tempo”.
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