Nel 2023, su un totale di 103.581 giornalisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti, solo 17.179 hanno versato contributi all’INPS, mentre 25.791 sono iscritti all’INPGI. Questi sono alcuni dei dati emersi dal report “Lo stato del giornalismo italiano”, presentato recentemente a Palazzo Wedekind, a Roma, durante l’evento organizzato dalla Fondazione Paolo Murialdi, in collaborazione con l’INPS e la Sapienza – Università di Roma. Il report evidenzia che la retribuzione media dei giornalisti si attesta a circa 59mila euro all’anno, ma persiste un significativo divario salariale di genere: gli uomini guadagnano mediamente il 16% in più rispetto alle donne. Nel 2023, la retribuzione media annua dei giornalisti maschi è stata di 62.661 euro, mentre quella delle giornaliste si è fermata a 54.016 euro. Il gap salariale si amplia con l’età, diventando ancora più marcato oltre i 50 anni. Una disparità analoga si registra nei trattamenti pensionistici: le pensioni degli uomini raggiungono mediamente i 71mila euro, mentre quelle delle donne si fermano a 48mila euro. Per quanto riguarda i giornalisti autonomi, il 70% di loro guadagna meno di 25mila euro all’anno. Il confronto tra le diverse fasce d’età mostra una netta prevalenza di lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti, sebbene il dato evidenzi una distribuzione sbilanciata tra freelance e collaboratori a progetto (co.co.co.). Questa disparità riguarda anche la retribuzione, con i freelance che guadagnano quasi il doppio rispetto ai co.co.co. Una riflessione importante riguarda la transizione dall’INPGI all’INPS nel 2023, che ha visto un aumento di circa il 4% dei giornalisti dipendenti. Il report segnala anche che l’80% dei giornalisti dipendenti è composto da professionisti, mentre il restante 20% è suddiviso tra pubblicisti e praticanti.
Gabriele Fava, che ha aperto i lavori dell’evento, ha commentato: “La presentazione del report rappresenta un primo bilancio del passaggio delle consegne tra INPGI e INPS e offre un’analisi aggiornata sulla professione giornalistica in Italia, inclusa la sua dimensione contributiva”. Il Presidente dell’INPS ha aggiunto che l’Istituto sta potenziando le strutture dedicate a gestire le posizioni previdenziali e socio-assistenziali dei giornalisti, con l’obiettivo di semplificare ed efficentare il percorso previdenziale. Fava ha anche sottolineato l’avvio di un accordo con l’INPGI per supportare i giornalisti autonomi.
Alessandra Costante, Segretario generale della Federazione Nazionale Stampa Italiana, ha auspicato una revisione della legge ordinistica per renderla più sostenibile, soprattutto in relazione alle sfide tecnologiche che la professione dovrà affrontare.
All’evento hanno partecipato numerosi esperti e rappresentanti istituzionali, tra cui: Giampiero Spirito, presidente della Fondazione “Paolo Murialdi”; Roberto Ginex, presidente dell’INPGI; Paola Spadari, segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti; Gianfranco Giuliani, presidente della CASAGIT; Alberto Marinelli, direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza; Mimma Iorio, direttore generale dell’INPGI; Giulio Mattioni, responsabile del Coordinamento generale statistico attuariale dell’INPS; e Gianfranco Santoro, direttore centrale Studi e Ricerche dell’INPS.
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